Era inevitabile, ma dopo la IA che produce immagini per le masse, ecco qui la IA che produce contenuti scritti. Qui Matteo Flora ne parla in maniera semplice e molto didattica.
Ora, onde evitare i soliti discorsi inutili e interminabili sull’argomento dico alcune piccole cose, dopodiché mi taccio, come è già successo sugli Nft, Midjourney e simili altre modernità.
Al momento so di cosa si tratta, non ho un atteggiamento entusiasta a riguardo, e nemmeno una paura irrazionale.
Esistevano già sistemi di scrittura automatizzata gestita da Intelligenze Artificiali meno sofisticate, questa non è una novità. Quello che spaventa molti illustratori è stato anche l’uso del’IA che ha fatto Barilla per illustrare la sua ultima campagna del Mulino Bianco. Ah se lo fa Barilla che potrebbe permettersi illustrazioni pagate chissà cosa faranno aziende più piccole…A parte che le illustrazioni del Mulino Bianco sono sempre state poco incisive, nemmeno queste lo sono, per cui dal punto di vista dell’estetica non cambia nulla.
Credo che, come tutte le innovazioni tecnologiche che poi sono diventate di uso comune, anche queste lo diventeranno presto, ma non manderanno in pensione gli artisti. Le useremo quando servono. Il fatto che le IA prendano dal web e da autori sotto copyright gli input per disegnare non mi scandalizza. Tutti gli artisti lo fanno, attingono dalla libreria mentale di tutto quello che hanno visto e letto per produrre qualcosa di nuovo. Se sei un autore il tuo segno non cambia. Mattotti dopo l’avvento di Photoshop non ha smesso di disegnare con le matite colorate, nè ha perso il lavoro, Bacilieri non ha buttato il rapidograph per disegnare con Procreate, ma non ci sarebbe stato niente di male, il loro mondo interiore non sarebbe cambiato. Non si tratta di infilare la testa nella sabbia, ma di continuare con piacere e dedizione a fare quello che si sempre fatto, cercare di farlo bene, e lasciare perdere i pareri dei tecnofili che sono un pò come gli audiofili, che si fanno le pippe sul fatto che la musica va ascoltata con le casse galattiche da 3000 € in su, ma io ho ascoltato musica meravigliosa anche su uno scalcinato mangiadischi, e mi ha cambiato la vita lo stesso, proprio perché il cervello completava da solo le frequenze tagliate da quella baracca con cui sentivo i Ramones.
Massimo Giacon, storico autore e innovatore del fumetto italiano a partire dagli anni 80, designer, artista, musicista.
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