Athos Boncompagni presenta il nuovo libro “Lo strumento intelligente – Difendere la propria creatività dal nuovo ludismo contro le intelligenze artificiali”
Un libro di metodologie per affrontare la creazione di immagini (illustrazioni) tramite le AI e allo stesso tempo un libro dove cerco di rispondere a tutte (quasi tutte) le accuse che vengono mosse a chi ha l’impudenza di usarle le AI.
Ho fatto un libro sulle Intelligenze Artificiali generative e l’ho fatto per difenderle, dal momento che sembra che fumettari e illustratori siano ripiombati da due anni a questa parte in un nuovo medioevo dove si sentono sacerdoti impegnati in una nuova santa inquisizione contro le AI e chi le usa.
Mica tutti! Per carità. Diciamo che però il pensiero NO-AI ha attecchito in queste due categorie sopracitate come mai mi sarei aspettato ed è stato un bel trauma per me rendermene conto dal momento che come autore di immagini mi sentivo parte della stessa famiglia.
È passato giusto un po’ più di un anno da quando mi sono allontanato da questi luoghi.
Sono stati mesi in cui ho atteso che si levassero voci più autorevoli della mia per difendere la creatività e la tecnologia da chi aveva voglia di abbatterle. Qualcuno che parlasse di AI dal punto di vista di un creativo vero. Uno che non teme la tecnologia ma che al contrario non vede l’ora di metterci sopra le mani
Alla fine mi sono stancato di attendere e ho voluto mettere in bella copia tutto quello che avevo da dire sulle AI, compreso molto di quello che avevo già detto proprio da queste parti.
E così è nato questo libro.
L’ho scritto quindi non perché mi illuda di far cambiare idea a nessuno, ma perché spero che i giovani creativi non vengano influenzati dalla vecchia guardia reazionaria e debbano per questo, per colpa loro, in qualche modo, anche solo rallentare la loro voglia di conoscenza.
Assisto quasi quotidianamente a shitstorm, sarcasmo, sfoghi e deliri di diffamazione contro le AI (e passi) ma soprattutto contro chi le utilizza (e questo non va fatto passare).
MI sembra tutto così irreale. Così assurdo che dopo due anni che le AI generative (per quanto acerbe) sono delle realtà usabili da chiunque che ci siano ancora persone che non sanno come funzionano o che dicono che rubano, che chi le usa lo fa solo perché è un fallito o non ha voglia di imparare a disegnare, e ancora che vuole trovare la via facile per rubare il lavoro agli altri e via andare con decine di altre c@zz@te su questo tono.
Un anno fa speravo che in pochi mesi tutte queste assurdità sarebbero cessate a breve e invece ora penso che occorrerà una nuova generazione di illustratori e fumettari per vedere le AI accettate.
È a queste nuove generazioni che mi rivolgo con questo volume.
Era giusto fare qualcosa per non lasciare da soli i nuovi creativi che vengono quotidianamente offesi e il loro lavoro minimizzato e insultato.
Ho ottenuto che questo libro fosse liberamente scaricabile in pdf in open access e secondo le regole creative commons per chiunque voglia leggerlo o condividerlo proprio perché possa essere diffuso il più possibile.
Poi se qualcuno fosse talmente pazzo da acquistarlo può comunque farlo.
Appena possibile vi metto il link per scaricarlo come pdf oppure acquistarlo sia come cartaceo che come ePub.
Se poi dovreste avere pure voglia o tempo per leggerlo fate voi ma vi avverto che sono quasi trecento pagine.
Non so quanto potrà servire e non mi aspetto di smuovere non dico montagne ma neanche qualche palata di terra, ma per me quello che si conclude oggi è stato un lavoro importante. Un dire a me stesso:
“ero lì e ho fatto qualcosa invece di assistere senza far nulla al trionfo dell’ignoranza e del nuovo luddismo.”
Deposito quindi un gran peso dalle spalle e per certi versi spero di non dover più spiegare o dibattere di queste cose proprio perché al di là di questo senso del dovere che mi ha spinto fin qui, adesso ho voglia di fare (di continuare a fare) altro.
Uso le AI da un anno oramai quasi tutti i giorni nel lavoro in pubblicità e comunicazione ma è sul racconto che ora ho voglia di dirigermi.
Ci sono tante cose da raccontare che ho chiuso in un cassetto da tanti anni. Cose a volte più e a volte meno importanti, ora ho delle potenti alleate che sono appunto le AI che mi aiuteranno, e già mi stanno aiutando, a raccontarle.
E anche qui non perché penso che potrà venirmene qualcosa indietro ma semplicemente perché, trovo che sia giusto farlo.
Sono ormai in un’età della vita in cui non mi pongo prospettive di carriera o guadagno particolari; ma prendermi la libertà che non ho potuto prendermi prima, di raccontare le cose a cui tengo, questo si.
Se poi piaceranno bene altrimenti: “vendere o no non passa tra i miei rischi…”
Vi avverto che questo libro sarà la cosa più ridondante che potrete mai aver incontrato in vita vostra. Ogni dieci righe dico qualcosa contro i NO-AI e lodo chi non lo è.
Leggerlo non sarà facile ma è suddiviso in due parti proprio per dare subito modo a chi volesse saltare a piè pari la prima parte (dove smentisco le varie ignoranze che girano attorno alle intelligenze artificiali), e saltare subito alla seconda dove porto esempi di metodo su come avvicinarsi all’autorialità con le AI.
Se entrate in libreria esistono già varie mensole di libri che parlano delle Intelligenze Artificiali. Questo libro si aggiunge al carico ma ha una particolarità: tratta specificamente di immagini illustrate e si rivolge specificamente a progettisti che devono crearle.
A parte la manualistica sul come usare passo passo le varie AI non mi sembra che nel panorama editoriale sia presente nulla del genere ed è sempre bello essere il primo che mette il piede su di un nuovo territorio.
È il primo libro sulle AI che se la prende con gli ignoranti (tutti gli altri libri sulle AI non se la prendono con nessuno e dopo un po’ vengono a noia).
È il primo libro sulle AI che ti dice come poter cominciare a ragionare quando cerchi di fare qualcosa con una AI, tipo una commessa di lavoro. Che per fare cose a casaccio son bravi tutti.
È il primo libro scritto da un illustratore (autore di immagini anzi, che illustratore ho smesso di chiamarmici proprio perché non volevo essere confuso con chi blatera contro le AI) che non si mette a piangere che le AI gli rubano disegni (ma magari!!).
Non ho altro da dire per presentarlo. Spero che vi possa essere utile.
Se addirittura (per assurdo) vi dovesse piacere fatemelo sapere e lo gradirò.
Se non vi dovesse piacere invece tenetevelo per voi, apprezzerò tantissimo la vostra riservatezza.
Importante: Non cerco alcun dibattito in materia di Intelligenze Artificiali!
Chi aveva voglia di imparare l’essenziale ha avuto largamente modo di informarsi in questi ultimi due anni. Chi non lo ha fatto e blatera di furti o usi illegittimi, plagi o altre facezie non ha avuto voglia di informarsi. Io pure non ho voglia di farglielo notare per la centesima volta.
Ma per chi invece è incuriosito dalle AI e cerca un modo per integrarle nel suo workflow, penso che possa trovare utile questo mio lavoro.
Se tra i miei contatti di Facebook ci sono persone che insegnano o che hanno ruoli nell’insegnamento e cercano un qualcosa per aiutare chi inizia il suo percorso di creatore di immagini nell’anno domini 2024 (e non 1024), penso che possa trovare utile questo mio lavoro.
Come ho già detto all’inizio il link per l’acquisto e/o il download gratuito sarà pubblicato a breve.
Intanto se giovedì prossimo 7 di marzo siete a Firenze dalle parti delle Murate ci sarà la presentazione ufficiale di questo libro assieme ad un altro della stessa collana con varie riflessioni sulle AI da parte di molti docenti ISIA Firenze.
Maggiori info anche su questo nei prossimi giorni.
Intanto vi pubblico la copertina e l’indice così da farvi un’idea migliore di che cosa consiste il volume.
Per il futuro vi avevo detto che stavo cercando un modo per usare di nuovo questo spazio su Facebook.
Non sono sicuro di averlo trovato ma penso di provarci. Penso che piano piano ricomincerò ad usare questa bacheca, per mostrare le illustrazioni che andrò componendo per i miei nuovi progetti.
illustrazioni disegnate da me con le AI!
Mi sembra il modo giusto di descrivere la cosa proprio perché verranno disegnate assieme. Intelligenza biologica che si fa aiutare da una intelligenza artificiale.
Che poi alla fine vuol dire due intelligenze, senza discriminare tra biologico e artificiale che credo abbia poco senso già ora e figuriamoci domani.
Però il “disegnatore” o progettista o autore guarda caso rimane sempre colui che si sbatte per fare qualcosa con vari strumenti. Gli strumenti da soli non fanno e non faranno mai nulla, AI comprese.
Questo spazio quindi andrò ad evolverlo un po’ come una pagina pubblicitaria invece che un luogo dove postavo qualsiasi cosa mi passasse per la testa e dove amavo ridere e scherzare con noncuranza.
Ridere e scherzare purtroppo è diventato difficilissimo per me qui dentro, per questo tento una strategia di rientro a piccoli passi.
Se darà frutti vedremo.
[fonte] – Riproduzione concessa dall’autore