Smanettando con le IA. Sono dell’avviso che mettendo da parte le questioni sul copyright e la fuga di dati, il problema per il mio mondo è relativo all’appiattimento dell’immaginario. Al di là delle censure (in un certo senso comprensibili: tipo “produrre pedopornografia con le IA può essere perseguibile per legge?”), il problema , come rileva giustamente Walter Rovere facendomi notare questo articolo: è sempre relativo all’immaginazione umana media, e la IA questo fa, mixa la media dell’immaginazione umana che ha immesso nella rete milioni e milioni di immagini che corrispondono a degli standard. Per cui se digiterò “un bel paesaggio a bordo lago”, più o meno avrò risultati sempre molto simili, anche se chiedo di farlo in stile cyberpunk o in stile manga. Perchè noi umani abbiamo immesso su quell’argomento immagini molto standard.
L’Intelligenza Artificiale elabora, non ri-elabora. Per cui va benissimo per accelerare parti di un processo, per esempio se ho bisogno che mi crei automaticamente un tracciato vettoriale di una foglia di quercia e di una ruota di una Ferrari. Perchè so come sono fatte e anche come disegnarle, ma spreco meno tempo se la IA lo fa per me e poi le monto dentro un progetto più complesso, ma l’esercizio di fargli fare un lavoro creativo è un esercizio inutile, e può accontentare e divertire giusto chi creativo non è. La creatività è un processo complesso, e si attiva con una serie di casualità difficili da riprodurre in vitro. Questa che ho messo è una immagine che sembra prodotta da una IA contemporanea, ma che oggi non sarebbe possibile per via di un particolare stupido. Ha 17 anni, e ci si metteva un bel pò per realizzarla, ma nemmeno tempi biblici. Un giorno di lavoro. Era poi tanto drammatico? Dicono che la richiesta di immagini nei prossimi anni aumenterà di 5 volte rispetto a quella attuale. Bene, ma può anche darsi che nei prossimi anni non ci siano soldi per: accedere alle nuove tecnologie, fruire di tutti questi nuovi contenuti, avere l’istruzione necessaria per decodificare quello che ci aspetta.
Massimo Giacon, storico autore e innovatore del fumetto italiano a partire dagli anni 80, designer, artista, musicista.
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